Oggi, in attesa dell’inizio della stagione delle “maratone”, ho corso la Maratonina di San Gaudenzio.
E’ una gara ben organizzata, come al solito, che si disputa a pochi chilometri da Novara, in mezzo al nulla o meglio tra risaie che si perdono a vista d’occhio, e che vista la stagione sono immense distese di neve e stoppie. A rallegrare gli occhi sullo sfondo le montagne innevate del Rosa, che fanno da cornice alla gara.
Sembra che non ci sia nulla da raccontare ... Sì alla partenza c’era il dj Linus, ma la sua presenza ormai non fa più notizia: Linus è diventato uno di noi.
Ma se uno si guarda attorno scopre che anche in una gara noiosa si possono trovare spunti interssanti.
In gara ci capita spesso di incontrare, soprattutto all’inizio, gruppi di atleti della stessa società che esprimono l’intenzione non solo di correre la gara tutti assieme ma di tagliare il traguardo allo stesso modo, intenzioni che si “sciolgono” non appena qualcuno si “scalda”. Da quel momento il gruppo cessa di essere tale e tutti iniziano a correre con il loro ritmo ... o peggio, qualcuno con un ritmo superiore alla proprie possibilità e quindi “scoppia”.