TOUR:Riccò positivo al Epo

Data 17/7/2008 23:01:35 | Argomento: SPORT in Pillole

Al Tour de France dopo i due casi spagnoli di Manuel Beltran e Moses Duenas Nevado che sono stati trovati positivi se ne aggiunto un terzo:quello di Riccardo Ricco' trovato positivo all'EPO, dopo la cronometro individuale di Cholet.
La notizia è stata annunciata dal quotidiano "L'Equipe",e poi è stata confermata dall'Agenzia antidoping francese.Riccardo Ricco' vincitore di due tappe (AIGURANDE - SUPER-BESSE e TOULOUSE - BAGNERES-de-Bigorre)è stato squalificato dalla corsa francese e insieme a lui dal Tour esce di scena la sua squadra, la Sunier Duval che si è ritirata dopo la notizia. Ricco' era in nona posizione in classifica generale a 2'29" dalla maglia gialla.

La notizia è apparsa alle 12.26 tra le news del sito de L'Equipe: "Riccardo Riccò positivo ai controlli antidoping. Tracce di Epo di terza generazione nelle sue urine".

Questa Epo di terza generazione si chiama CERA, acronimo di «Continuous erythropoietin receptor activator», cioè attivatore continuo del recettore dell’eritropoietina a livello renale. E' un prodotto nuovissimo, viene usato da non più di un anno in ambito ospedaliero nella cura dei pazienti con grave insufficienza renale e costretti alla dialisi.
E' sufficiente un’iniezione, massimo due, al mese. Questo tipo di Epo agisce in maniera continua sul recettore renale, cioè lo stimola a produrre naturalmente eritropoietina. Dal punto di vista tecnico, la maggior durata del prodotto è resa possibile dall’inserimento, a livello di ingegneria genetica-molecolare, di una lunga catena proteica nella molecola dell’Epo, raddoppiandone il peso e soprattutto gli effetti nel corpo. Questo è proprio il segreto del nuovo prodotto che ha attirato l’attenzione degli sportivi: basta l’iniezione con una siringa da insulina per essere coperti per lungo tempo, e quindi non è necessario fare migliaia unità di Epo in continuazione, con il rischio di dover portare in giro le fiale di eritropoietina.
La Cera potremmo descriverla come un prodotto a lento rilascio di Epo: quindi maggiore ossigenazione, più globuli rossi, ma in un lasso temporale più ampio.Senza i picchi tipici della somministrazione esterna di Epo, che mette a rischio gli atleti per l'aumento dei valori di ematocrito ed emoglobina. Ma con due controindicazioni: è un prodotto sintetico (come la stessa Epo), quindi a rischio di rintracciabilità, e ha un effetto più importante sui reticolociti. L'Epo, doping per eccellenza negli anni Novanta, non soltanto nel ciclismo venne rintracciata a partire dall’Olimpiade di Sydney 2000. La Cera, però, già inserita nella lista delle sostanze vietate, ha caratteristiche inquietanti per il possibile uso sportivo. Va aggiunto che non è di facile reperibilità: si trova in ospedale e non in farmacia. Si dice che al mercato nero costi 1.000 euro a siringa.



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