Ultrarunners Angela Gargano e Carmen Fiano, 160 Km sull'Himalaya
Data 13/11/2008 23:16:31 | Argomento: ESTERO
| L'ultrarunner sanseverese Carmen Fiano dell’Ultrarunners Italy e la barlettana Angela Gargano con il coniuge Michele Rizzitelli, della Disfida di Barletta, sono appena rientrati in patria dopo una affascinante esperienza in terra asiatica, all’ombra della vetta più alta del mondo, l’Everest. Gli atleti hanno percorso 160 km in cinque tappe consecutive, tra cui la “ Mt. Everest Challenge Marathon”; Carmen ha concluso la prova al 5^ posto assoluto in complessive 25 ore e 32 minuti, a breve distanza è giunta Angela Gargano che ha sofferto per problemi dovuti all’altitudine, che ne hanno compromesso parzialmente sia la sua prova che quella del marito che gli ha fatto ovviamente assistenza per alcuni tratti. Alla gara estrema internazionale, denominata “The Himalayan 100 Mile Stage Race", giunta alla 18 ^ edizione, hanno partecipato atleti provenienti da tutto il mondo.
Vedi le foto In foto: Carmen Fiano, Michele Rizzitelli ed Angela Gargano
La gara femminile è stata vinta dall’australiana Sara Catherine Winter mentre quella maschile dall’austriaco Hubert Gantioler. La competizione è stata particolarmente dura con tratti corsi quasi in verticale in mezzo alla giungla himalayana, specie nella zona del Nepal e molti problemi sono stati riscontrati, oltre che per il freddo anche per la quota raggiunta di oltre 3700 metri per la rarefazione dell’ossigeno; i coniugi barlettani hanno già corso oltre 400 competizioni importanti tra maratone ed ultramaratone in carriera in tutto il mondo. La Gargano con Carmen sono le prime donne italiane di sempre a scrivere il loro nome nell’’albo d’oro della competizione più alta del mondo. Entrambe le atlete hanno già avuto esperienze di gare estreme internazionali, anche se in condizioni climatiche completamente opposte, nel deserto del Sahara. Carmen alcuni giorni prima di iniziare la competizione sportiva ha raggiunto in visita anche il Tibetan Children’s Villages, dove operano in maniera costante due eroici volontari italiani della provincia di _Brescia, Rita e Paolo Cantoni, che si occupano dell’educazione dei bambini tibetani esuli per motivi politici. Osservare, l’affetto che danno questi piccini e le emozioni che trasmettono, racconta Carmen è un qualcosa di eccezionale che rimarrà nei ricordi indelebili di questo viaggio; stessa sensazione ha avuto anche la Gargano nell’incontrare i bambini festanti durante il percorso. Un altro momento emozionante per Carmen è stato quando insieme ad un gruppo di circa quindici persone, è riuscita a ricevere un breve ma intenso saluto dal Dalai Lama in partenza per una visita internazionale. Per Angela Gargano durante la competizione è arrivata anche un’altra splendida notizia per aver vinto il Grand prix IUTA 2008, vale a dire un circuito di una serie di ultramaratone che si disputano in Italia dove la stessa si è classificata al 1^ posto assoluto. Per Carmen Fiano invece si tratta di un’altra competizione da mettere in bacheca dopo la più grande soddisfazione ottenuta quest’anno nella sua carriera a Giugno ad Antibes in Francia, dove ha stabilito il record italiano assoluto di 522 km nella 6 giorni di corsa su strada, divenendo l’atleta italiana che ha percorso più chilometri in una gara competitiva ufficiale; sono state appena pubblicate le classifiche definitive nel 2008 delle “6 giorni” dove la nostra atleta risulta avere la nona migliore prestazione mondiale assoluta ed è prima di categoria al mondo in gare ufficiali IAU Label (International Association of Ultrarunners) mentre seconda è arrivata l’atleta di Taiwan Pen Chun Lien con 445 km. Per Carmen ed Angela il prossimo obiettivo, anche se molto difficile, sarà quello di partecipare il prossimo anno alla gara madre di tutte le gare, la Spartatlhon in Grecia di 246 km, una delle tre gare più dure al mondo insieme alla “Nove Colli Running” di 201 km (la Gargano quest’anno è stata l’unica donna italiana a terminarla) ed alla Badwater americana di 217 km; quest’anno infatti entrambe le pugliesi avendo concluso gare superiori ai 200 km sono tra i pochi atleti al mondo che hanno i requisiti per partecipare alla competizione greca.
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