Liuteria
NEL RIONE GIUDECCA DI BISIGNANO L’ANTICA BOTTEGA DEL LEGNO CHE SUONA
<<NellíItalienische
Geigenbauber, líalmanacco del gotha dei liutai, si parla dei De Bonis come di
una dinastia. Cíè un Francesco I, Francesco II, un terzo, un quarto, come ci
sono i Giacinto, i Michele, i Nicola, i Vincenzo , i Rosario, variamente
alternati come i rami di un albero genealogico imperiale. Sono secoli di
storia, la storia di una Calabria segreta e in attesa, quella della musica>>
(dal settimanale Epoca del 12 febbraio 1961).>>
Le firme autografe e il timbro, depositati, che i maestri De Bonis hanno impresso dellíinterno di ogni loro strumento,
sono riprodotti dai libri specializzati per intenditori di musica. Nel dizionario universale della liuteria, edizione Les Amis de
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Líabilità, il gusto raffinato della linea e tutti i segreti per ottenere dagli strumenti un suono armonioso che i grandi musicisti conoscono bene, vengono custoditi gelosamente e tramandati di padre in figlio. La bottega díarte, posta al centro dellíantico Rione della Giudecca, dove ormai Vincenzo II De Bonis lavora da solo, dopo la scomparsa prematura del fratello, il grande Maestro Nicola III (1918-1978), è un ambiente luminoso, inconfondibile; le forme modello dei vari strumenti musicali sono appese alle pareti, i molti attrezzi antichi da lavoro, ben ordinati, sembrano tanti elementi decorativi dellíambiente.
Le linee degli strumenti sono líuna diversa dallíaltra, i legni rari sapientemente invecchiati e trattati con vernici speciali; i vari intarsi, le decorazioni, sono veri capolavori di sapienza, di calcolata straordinaria sapienza, perché ogni elemento, anche quello decorativo, contribuisce alla più pura musicalità degli strumenti .
I fratelli Nicola III e Vincenzo II De Bonis sono stati dichiarati maestri fuori concorso e paragonati ai grandi del passato.