PALAZZI
Palazzo Baviera
Situato in via Borgo, palazzo Baviera costituisce un antico esempio di palazzo rinascimentale, la sua datazione risale, infatti, al XVI secolo. Sul portale del palazzo è rappresentata come chiave di volta una testa femminile. Non si conosce il significato di questa testa, ma ci sono altri esempi nel centro storico dell’utilizzo di tale raffigurazione. Varcata la soglia d’ingresso del palazzo si trova una piccola volte a botte con un meraviglioso affresco, sempre di stile rinascimentale. In esso è raffigurato un pavone, con frutti, fiori e dei putti. Nell’androne del palazzo si può ammirare l’antico stemma di famiglia che rappresenta l’albero della vita con il grifone.
Palazzo Caputo
L’edificio nobiliare risalente al XIII sec. è ubicato in pieno centro storico probabilmente di dimensioni maggiori delle attuali. Si caratterizza per lo stemma che si riallaccia in certi particolari a quello di palazzo Cavalcanti. L’ arme araldico dovrebbe rappresentare una colomba o un altro uccello, sopra un monte a tre cuspidi che racchiude tra le sue lunghe zampe che si staccano dalle due cuspidi laterali, oppure di un solo monte a cuspide chiuso fra le zampe dell’uccello che formano a loro volta le due cuspidi laterali, il tutto inscritto in un cerchio e sovrastato da una corona simile a quella sovrastante in aggetto. Esaminando le due componenti dello stemma ci si rende conto che non sono scolpite in un unico blocco ma probabilmente assemblate in un momento successivo. L’edificio è articolato su due piani, in quello superiore troviamo delle feritorie chiamate archibugiere; esse testimoniano, insieme al grande arco cieco, che il palazzo originariamente si trovava in una posizione delicata per la difesa del borgo, inoltre non mancano testimonianze di rifacimenti successivi nel corso degli anni. Degno di nota è il portale che è caratterizzato da un rivestimento esterno in pietra a lacunari a punta di diamanti, con chiave di volta contenente un blasone raffigurante due colombe.
Palazzo Cavalcante
Antico esempio di abitazione nobiliare è palazzo Cavalcante situato in via Castello nel pieno centro storico di Torano Castello. C’è chi sostiene che questa struttura risalga al XIII secolo, ma non siamo sicuri di questa datazione, anche se le sue fondamenta nascondono strutture precedenti all’acquisizione del feudo da parte della famiglia Cavalcante, ma quali e di quale epoca? Nel ducato di Torano la famiglia Cavalcante era comparsa nel 1327 proveniente dall’Etruria, ossia da Firenze. Questo ducato rimase alla famiglia Cavalcante sino alla cessione di Tommaso Bonaventura Cavalcante al barone Francesco Lupinacci con tutti gli annessi e connessi. Si deve al Bellini la traduzione dell’atto originale di registrazione del relativo passaggio di proprietà. In esso è detto che il ducato di Torano insieme a tutte le sue ricchezze comprese “case varie, palazzi, huomini, suoi vassalli, redditi di vassalli et gabelle…..”, passò nelle mani del barone Lupinacci, che a sua volta lo fa pervenire al duca Fabio Caputo di Paterno. Alla luce di ciò possiamo dire che il nostro palazzo probabilmente, se era stato già realizzato, divenne proprietà del duca Caputo, ma occorrerebbero sondaggi mirati sul palazzo per vedere a che epoca risale e solo così si ha assoluta certezza di quanto detto. Dal punto di vista architettonico ciò che balza agli occhi appena si percorre la ripida salita di via Castello è questo splendido portale, raffigurato qui a fianco, che si apre su un piccolo spazio dove attraverso una scala si accede all’abitazione. Come è noto tutte le famiglie nobili adottavano uno stemma nobiliare del proprio casato. Sul portale di casa Cavalcante è raffigurata la chiave di volta con stemma nobiliare e corona ducale in pietra. Il portale potrebbe datarsi agli inizi del XIII secolo di età rinascimentale ma con soluzioni locali. Un tempo l’arco si presentava con una porta in legno, oggi, invece una cancellata in ferro lo rende non tanto elegante. I piedritti del portale presentano lacunari rettangolari ben intagliati a forma di diamante. Originariamente non doveva presentarsi in questo modo, infatti sembra aver subito un innalzamento in cui vengono inseriti corona aggettante e stemma nobiliare, viene così descritto:˝rosso tutto aperto di gelsomini in somiglianza di croci”. Probabilmente la facciata dell’ingresso è stata ricoperta di intonaco perché nella parete posteriore la muratura è grossolana con sassi grezzi e pietre rotonde dovute all’azione corrosiva del vento. Nell’estremità settentrionale di palazzo Cavalcante si può ammirare ancora la singolare costruzione, della torretta, con in alto una piccola apertura che sembra una feritoia. Il tetto è con tegole curve a spiovente e non c’è un ingresso esterno, la costruzione si ritiene che sia stata realizzata dopo quella del palazzo poiché occlude una piccola finestra. Non si conosce il significato di tale struttura, forse vano utilizzato come ripostiglio, o come forno, o per servizi simili a questi,. Però se era un locale di servizio allora perché collocarlo in posizione così centrale e mirata a tal punto da occludere la piccola finestra a fianco in basso? oppure se la torretta è stata costruita prima del palazzo perché in quest’ultimo si è deciso di creare una finestra in contrasto con la struttura precedente? Del resto sembra strano che per ricavare un vano di servizio sia stata scelta questa costruzione absidale e non poteva nemmeno trattarsi di un forno perché come si può vedere non c’è, né il rigonfiamento tipico di un forno, né la canna fumaria. Per rispondere a queste domande sarebbe necessaria un’analisi approfondita magari utilizzando mezzi efficaci. I locali inferiori di palazzo Cavalcante erano occupati da magazzini dove abitavano i servi del padrone e depositi di vario genere. Curiosa è la rappresentazione del pipistrello sopra la porta di ingresso di questo deposito dove all’interno avveniva la produzione e la conservazione del vino. In tempi più recenti questo locale serviva come luogo di svago per i figli degli attuali proprietari del palazzo, e l’immagine di questo pipistrello risale a questo tempo. Altri magazzini ubicati a fianco di questa porta servivano come ricovero per gli animali tipo gli asini un tempo utilizzati come trasporto merce.
Palazzo Caccuri
Se c’è un edificio che nella singolare cascate di case emerge con forza propria e indubitabile, questo è palazzo Caccuri. Posto al centro del paesaggio urbano rappresentato dal centro storico, e quindi visibilissimo in tutta la sua imponenza e bellezza. L’edificio si presenta con una grande torre angolare, i fianchi sono sostenuti e contraffortati da alcune grandi arcate in pietra e muratura che sorreggono un lungo loggiato esterno. Esempio tipico di residenza forse basso medievale, trasformata nel corso dei secoli. L’edificio conserva un bell’arco d’ingresso in pietra che appare leggermente ribassato rispetto alla generalità degli archi toranesi e alquanto rovinato, con chiave di volta, stemma gentilizio e lacunari rettangolari simili a quelli di palazzo Cavalcante, da cui differiscono solo perché posti orizzontalmente.