Proverbi e Massime

‘U suvìarchju rùmpad’a pignata ed ‘u cuvìarchju.

 

Traduzione

Il di più rompe la pentola ed il coperchio.

 

Commento

Il troppo storpia è il significato di questo proverbio che viene simboleggiato dalla raffigurazione del coperchio che spinto dalla pressione del vapore acqueo scoppia.

 

 

‘Ncutt’e malu cavàtu.

 

Traduzione

Piccolo e mal fatto.

 

Commento

Si attribuisce a chi è basso e furbo. Il più delle volte è usato in senso dispregiativo.

 

           

            I giùvini ppa forza, i vìecchi pp’i cunsìgli.

 

Traduzione

I giovani per la forza ed i vecchi per i consigli.

 

Commento

La saggezza degli anziani è esaltata in questa massima.

 

           

            Parma ‘mbusa, gregna gravosa.

 

Traduzione

Palme bagnata, raccolto abbandonte.

 

Commento

Se la domenica delle Palme è cattivo tempo sarà propizio per i prodotti della campagna.

 

 

            Vèstiti cippùnu, cà pari barùnu.

 

Traduzione

Vestiti ceppo, che sembri un barone.

 

Commento

Vestirsi con ordine fa sembrare una persona perbene e s’identifica con un barone, anche se in realtà non è di elevato rango.

 

 

 

            Si ti vò abbuttà i risi, và ara fera senza turnìsi.

 

Traduzione

Se vuoi ridere tanto, vai alla fiera senza comprare.

 

Commento

Se ti vuoi divertire in modo spensierato bisogna andare alla fiera senza denaro perché così non si è interessati né a vendere né a comprare.

 

 

            Pur’a riggìna tena bbisùognu d’a vicina.

 

Traduzione

Anche la regina ha bisogno della vicina.

 

Commento

La regina ha bisogno della vicina, dell’altro che nel suo caso è rappresentato dalla sua dama di compagnia. Tutti quanti hanno bisogno dell’altro sia moralmente che materialmente.

 

 

            Lass’a morènte e pigli’a parturènte.

 

Traduzione

Lascia il moribondo e prendi la partoriente.

 

Commento

In una decisione improvvisa e difficile bisogna scegliere di aiutare la mamma che metterà alla luce una nuova vita.

 

 

            S’aru mutu cci scipp’u pani, li vènad’a paròla.

 

Traduzione

Se al muto gli togli il pane, gli viene la parola.

 

Commento

In questa massima è ricordata la povertà che affliggeva il popolo di Roggiano. La fame muove la persona muta a parlare per difendere il poco cibo che ha.

 

 

            Nò ttena pani e vva thruvànni sazizza.

 

Traduzione

Chi non ha pane va cercando la salsiccia.

 

Commento

Si esorta l’uomo ad andare dritto al cuore delle cose sforzandosi al massimo per non trovarsi a mani vuote.

 

 

 

            L’hùommini su tutti traditori: hanu la bonna faccia e lu fàvuzi cori.

 

Traduzione

Gli uomini sono tutti traditori: hanno la buona faccia e il cuore falso.

 

Commento

Gli uomini ingannano sempre nascondendo dietro il loro bel viso la cattiveria.

 

 

            ‘U gabbu fad’u gùobbu.

 

Traduzione

La beffa fa la gobba.

 

Commento

Le maldicenze dette nei confronti degli altri alla fine ritornano indietro.

 

 

            Scappa quantu vu’, ca ccà t’aspìettu.

 

Traduzione

Corri quanto vuoi, che qui ti aspetto.

 

Commento

Anche se ci vorrà tempo ogni verità verrà a galla.

 

 

            L’èriva ca no’bbu, all’ùortu ti nàscia;

            addùvi no’nci’a vu’, cci fijurìscia.

 

Traduzione

L’erba che non vuoi, nell’orto ti nasce;

dove non la vuoi, ci fiorisce.

 

Commento

Ci accadono cose indesiderate, quando meno se lo aspetta, che spesso sono spiacevoli proprio come la gramigna che nasce indesiderata nel nostro giardino.

 

 

            Chini tena libbri, tena labbra.

 

Traduzione

Chi ha i libri, ha le labbra.

 

Commento

In un difficile, dove la fame faceva da padrona, la cultura era considerata molto importante.

 

 

 

 

 

            Matrimòniu e biscuvàtu

            du cìelu è distinatu.

 

Traduzione

Il matrimonio è vescovato

dal cielo sono destinati.

 

Commento

Ogni cosa è voluta da Nostro Signore, anche il matrimonio e l’ordinamento religioso.

 

 

            O ti mangi ‘sta minèstra, o ti jìett’i ‘sta finèstra.

 

Traduzione

O ti mangi questa minestra, o ti butti dalla finestra.

 

Commento

Quando il cibo scarseggia o ti accontenti o resti digiuno.

 

 

            ‘U mal’e ru bbeni thri jùorni tena.

 

Traduzione

Il male ed il bene tre giorni dura.

 

Commento

Sia le cose belle che quelle brutte hanno vita breve, durano al massimo tre giorni.

 

 

            ‘U jàncu e ru russu vena du mussu.

 

Traduzione

Il bianco ed il rosso vengono dalla bocca.

 

Commento

Lo stato di salute di una persona spesso si nota guardandolo in viso. Mangiare cibi genuini mostra che si è ben nutriti.

 

 

            Fa’ bben’e scordati, fa mal’e pènsaci.

 

Traduzione

Fai del bene e dimenticatelo, fai del male e pensaci.

 

Commento

Il bene che si fa bisogna dimenticarlo, quando si vuole fare qualcosa di male al prossimo bisogna pensarci tante volte fino a che l’idea di nuocere al prossimo non si allontani dal nostro pensiero.

 

 

 

 

            Chi ti vo’ bbeni, ti fa chjàngi

            chi ti vo’ mmali, ti fa riri

 

Traduzione

Chi ti vuole bene, ti fa piangere.

chi ti vuole male, ti fa ridere.

 

Commento

La punizione o uno schiaffo può sembrare crudele per chi li riceve, invece, servono per educare; chi è troppo permissivo non sempre ammaestra in modo corretto.

 

 

            ‘Na manu lava l’àvathra e tutt’i duva làvan’a faccia.

 

Traduzione

Una mano lava l’altra e tutte e due lavano il viso.

 

Commento

Questa massima innalza il sentimento dell’amicizia impersonificato dal viso che per essere lavato ha bisogno di entrambe le mani, l’amicizia non deve essere coltivata da una sola persona, ma deve essere sempre a doppio senso.

 

 

            S’amìcu ghè pòvaru, ‘a’micìzia si perda.

 

Traduzione

Se l’amico è povero, l’amicizia si perde.

 

Commento

Ancora una volta è la povertà che detta le leggi. Questa massima ricorda al misero che nel suo stato, non potendo offrire niente, sarà difficile stringere un rapporto di amicizia che rimanga saldo nel tempo.

 

 

            Mmìsc’cati cchi mìegl’i tìa e fàcc’i spisi.

 

Traduzione

Frequentati con i migliori di te e pagane le spese.

 

Commento

Coltivare le amicizie con persone di ceto e di cultura superiore è importante e va fatto, anche se questo comporta delle spese perché sono soldi investiti beni che daranno con il tempo i loro frutti.

 

 

            Cìentu paravìsu no’ssi pùonu godi.

 

Traduzione

Cento paradisi non si possono godere.

 

 

 

Commento

La vita ci mette di fronte a delle scelte che vanno prese serenamente perché non si può ottenere tutto quello che si desidera.

           

 

            S’a mmìdia fussa guàddhrara, ognidùnu n’avèra ‘na cirma.

 

Traduzione

Se l’invidia fosse ernia, ognuno ne avrebbe un sacco.

 

Commento

Nonostante l’invidia sia un sentimento negativo, fa parte dell’uomo ed è difficile sottrarsi ad essa.

 

 

            Ppa ‘muri du figlioli, pur’a mamma si mangia l’ùovu.

 

Traduzione

Per il figliolo, anche la mamma mangia l’uovo.

 

Commento

La massima ha intento pedagogico. La mamma deve mangiare l’uovo per essere di buon esempio al figlio.

 

 

            ‘A carna supra l’ossa bbèddhra para.

 

Traduzione

La carne sopra le ossa fa sembrare bella.

 

Commento

A differenza di quello che oggi i mass media ci mostrano, mettendo in vetrina la donna talmente magra da sembrare anoressica, i nostri avi preferivano le donne in carne.

 

 

            ‘U lìettu si chiama Rosa

            chi no’ddorma, riposa.

 

Traduzione

Il letto si chiama Rosa

chi non dorme, riposa.

 

Commento

Stendersi sul letto dopo una lunga giornata di lavoro anche se non si dorme rilassa i miscoli e fa riposare oltre che la mente anche il corpo.

 

 

            ‘A buscja tènad’i gammi curti.

 

Traduzione

La bugia ha le gambe corte.

 

Commento

Anche il più scaltro, alla fine, è scoperto e le bugie raccontate vengono a galla.

 

 

            I parìenti su’i denti.

 

Traduzione

I parenti sono i denti.

 

Commento

Spesso i rapporti all’interno della famiglia non sono stati dei migliori per questo si è giunti a questa massima che identifica i familiari con i denti, più sono stretti fa loro e più fanno male come i parenti di grado più stretto.

 

 

            Dìciam’a cchi sì figli’e ti dic’a cchi n’assimìgli.

 

Traduzione

Dimmi a chi sei figlio e ti dico a chi somigli.

 

Commento

I gradi di parentela sono facilmente riscontrabili sul viso delle persone, infatti, il figlio somiglia al padre.

 

 

            Vicìnu mìu, spicchiàlu mìu.

 

Traduzione

Vicino mio, specchio mio.

 

Commento

Il vicino viene considerato più di un parente, è lo specchio dell’anima, infatti, nel momento del bisogno c’è sempre senza necessità di chiamarlo.

 

 

            Chjàngiad’u giùstu ppu piccatùru.

 

Traduzione

Piange il giusto per il peccatore.

 

Commento

A volte la vita non è sempre giusta ed a pagare è l’uomo retto piuttosto che il colpevole di reati.

 

 

            Sa cchiù ‘u cìùotu ara casa suva,

            c’u spìertu ara casa ‘i l’àvuthi.

 

Traduzione

Ne sa di più lo stupido a casa sua,

che l’intelligente alla casa degli altri.

 

Commento

E’ una massima antropologica che invita tutti a farsi i propri affari, poiché è facile parlare degli altri senza però conoscerne i vissuti.

 

 

            Ne’ di luni, ne’ di marti,

            non si spusa, ne’ si parta.

 

Traduzione

Né di lunedì, né di martedì

Non si ci si sposa, né si parte.

 

Commento

Oscuro è il motivo per il quale gli antichi ci hanno tramandato questo consiglio.

 

 

            Vìzziu e natura, fin’ara morta dura.

 

Traduzione

Vizio e natura, fino alla morte durano.

 

Commento

I difetti, per quanto una persona sforzi di migliorarsi, sono difficilmente modificabili.

 

 

            Quann’u diàvulu t’accarìzza, vò l’anima.

 

Traduzione

Quando il diavolo ti accarezza, vuole l’anima.

 

Commento

Esortazione a non credere quando ci viene rivolto un complimento perché questo spesso non è mai spassionato, ma ha un secondo fine che non sempre viene capito subito.

 

            Aru bbùonu, ‘a’mmazza ‘nu thrùonu,

            aru thristu, ‘a’juta Cristu.

 

Traduzione

Al buono, lo uccide un tuono,

all’infelice, lo aiuta Cristo.

 

Commento

Il “tristo” rappresenta l’uomo che apparentemente fa il buono, ma in realtà si arricchisce sulle spalle degli altri. Il verso invita a non scoraggiarsi perché il tempo farà capire in realtà chi siano le persone buone a discapito dei furbi che pensano di non esser mai scoperti.

 

 

            Cusciènzia e dinari ‘on po’ sapì chi n’hadi.

 

Traduzione

Coscienza e denari non puoi sapere chi li ha.

Commento

Nessuno può essere critico o giudice degli altri perché in realtà nessuno conosce la coscienza dell’ altro né può sapere quanti soldi custodisce.

 

 

            Schèrza cchi fanti

            e lassa star’i santi.

 

Traduzione

Scherza con chi vuoi

ma lascia stare i Santi.

 

Commento

In questa massima il popolo di Roggiano manifesta la propria fede esortando a scherzare su qualsiasi cosa, ma tralasciando il mondo celeste.

 

 

            Mazz’e panelli

            fan’i figli belli.

 

Traduzione

Schiaffi e pane

fanno i figli belli.

 

Commento

Il cibo e gli schiaffi quando occorrono, servono a rendere il figlio sano fisicamente e educato nella disciplina. Anticamente i figli dovevano sottostare al volere dei padri.

 

 

            Chini s’avànta sulu

            è ciùcci i natura.

 

Traduzione

Chi si vanta solo

è asino di natura.

 

Commento

I complimenti per essere veri devono essere fatti dagli altri e non da se stessi.

 

 

            Chini ti vo bbeni cchiù di ‘na mamma

            ‘u coru t’inganna.

 

Traduzione

Chi ti vuole bene più della mamma

il cuore ti inganna.

 

Commento

La persona al mondo che più ci vuole bene è la mamma, tutti gli altri possono provare affetto per noi, ma mai nessuno equipaggerà il legame che unisce una madre al proprio figlio.

 

            Vjàta chira casa adduv’u sulu ‘nci thrasa.

 

Traduzione

Beata è quella casa dove il sole ci entra.

 

Commento

Il sole, fonte di vita, che riscalda la casa è considerato favorevole in quanto migliora le condizioni di salute degli abitanti e rallegra i cuori speranzosi.

 

 

            No’tt’accattà ‘u ciucciu, ‘u mis’i maju;

            no’ ti thruvà ‘a zita, ‘u vènnarù santu.

 

Traduzione

Non ti comprare l’asino, il mese di maggio;

non ti fidanzare, il venerdì santo.

 

Commento

Secondo il popolo di Roggiano fare queste due cose era di male auspicio.

 

 

            Donna canizza, dopu mangiàtu aggrìzza.

 

Traduzione

Donna sana, dopo mangiato le viene la pelle d’oca.

 

Commento

Sintomo di buona salute rappresenta per la donna avere brividi dopo aver consumato i pasti.

 

 

            Si c’è ‘a farina, l’ùogli’e ru vinu

            ‘ a casa è cchjna.

 

Traduzione

Se c’è la farina, l’olio ed il vino

la casa è piena.

 

Commento

La farina, l’olio ed il vino sono gli alimenti che rendevano ricche le case dei più umili.

 

 

            S’u’mprìestu fussa bbùonu,

            ognùnu ‘mpristèrad’a muglièra.

 

Traduzione

Se il prestito fosse una cosa buona

Ognuno presterebbe la moglie.

 

Commento

Si gioca ironicamente sul prestare gli oggetti.

 

            ‘Un c’è thara senza cruci

            né matrimoniu senza vùci.

 

Traduzione

Non c’è altare senza croce

non c’è matrimonio senza voci.

 

Commento

Spesso nei matrimoni ci sono sempre delle incomprensioni tra le due famiglie che cercano di ostacolare l’unione dei due innamorati.

 

 

            Ccu pathri e ccu patrhrùni

            sempri tùortu e mai ragioni.

 

Traduzione

Con il padre e con il padrone

Sempre torto e mai ragione.

 

Commento

Non bisogna contraddire né il padre né il padrone perché anche se si ha ragione si finisce sempre per passare dalla parte del torto.